lunedì 9 aprile 2007

Prano



Le mille facce di quel brillante dentro di lei ora riflettono la stessa luce nel medesimo momento, una piccola sfera di calore finalmente ricomposta.

Alza gli occhi e scruta il cielo grigio scuro dalla pozza di acqua limpida nella quale è seduta, circondata da carnose ninfee porpora.
Abbassa lo sguardo e vede la seta color della notte che la avvolge aderire dolcemente al suo corpo sottile, diventando così una seconda pelle, tiepida e confortante, sotto la pioggia generosa e impertubabile
Le gocce le bagnano i capelli e percorrono, rotolando, gli zigomi e le guance per perdersi nel buio della seta.
Ipnotizzata, osserva la sua pelle e i complicati disegni sciogliersi lentamente nell'acqua, fuggendo dalle mani e dai piedi.

È una donna seduta nell'acqua sotto la pioggia calda del tramonto. Docile, si lascia lavare dal cielo, sicura. Sola.

Trattiene quella sfera di luce calda dentro di sè.

Chiude gli occhi ed è nella stanza lucente dell'amante.
Sente la seta zafferano abbandonarla mentre gli si avvicina, gattonando sulle lenzuola di porpora e oro che giacciono ribelli sul letto.
Quando lo raggiunge gli siede di fronte; quel giovane dagli occhi neri, sapiente e così diverso e sconosciuto da sembrarle irreale. Con gli occhi si chiedono di non parlare.
Gli si avvicina alle labbra, gli respira vicino un soffio, promessa di un bacio.
Lui solleva le mani. Quelle mani brune e irrealmente calde, seguono, sfiorandola, la curva della schiena della ragazza, fermando il tempo sui suoi lombi nella stanza immersa nella luce del tramonto.

Seduta sotto la pioggia conserva il calore celeste delle mani del giovane dagli occhi neri.
È quel calore ciò che ricorda della lenta notte senza tempo trascorsa con l'amante che, adesso, le è meno sconosciuto.
Abbandonata alla pioggia sente di essere guarita, di aver ricomposto i mille frammenti di quel brillante che ha dentro, sente di aver percorso in quella sola notte distanze siderali.
La pioggia la riporta a sé e solo ora permette al tempo di riprendere il suo corso.

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